I beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata hanno raggiunto negli ultimi anni una dimensione economica tale da rendere necessario un complesso di interventi per il loro recupero, valorizzazione e reinserimento nel circuito civile e sociale. Si tratta di un intervento per lo sviluppo territoriale grazie alla restituzione alla collettività dell’utilizzo di tali beni.
I molti interventi in corso, e gli ancor più numerosi progetti previsti nello specifico segmento del recupero e della valorizzazione dei beni confiscati, sono a tutt’oggi caratterizzati da informazioni non sempre disponibili; difficoltà di interazione fra i diversi interlocutori che operano in questo processo complesso e articolato.
I risultati delle precedenti sessioni di formazione hanno confermato la necessità di fornire ai diversi Enti interessati degli strumenti operativi che aumentino le conoscenze, le capacità di valutare progetti di riutilizzo sostenibile e a impatto positivo per la cittadinanza.
Obiettivi
I Corsi proposti, rivolti agli Enti aventi beni confiscati sia destinati sia in gestione, mirano ad ampliare le conoscenze e le capacità necessarie perché gli Enti possano svolgere efficacemente il proprio ruolo di governo locale. L'obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini, attraverso il coinvolgimento degli attori sociali e istituzionali, pubblici e privati, singoli e aggregati in grado di concorrere allo sviluppo sostenibile del territorio nell’interesse generale della comunità amministrata. Tutto ciò in linea con il proposito di promuovere la legalità, l’antimafia, la trasparenza e migliorare l’efficienza dei processi amministrativi.
I contenuti delle sessioni formative vertono sui seguenti argomenti:
1. Il procedimento giudiziario e l'assegnazione provvisoria dei beni immobili dalla fase di sequestro dei beni immobili;
2. I punti di attenzione che devono essere attentamente valutati per una adeguata e corretta destinazione dei beni immobili confiscati alla criminalità;
3. La destinazione dei beni immobili lato Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC);
4. Il Modello di Regolamento Comunale per la destinazione, assegnazione al Terzo Settore e il monitoraggio delle attività sul bene;
5. Il Modello dello Studio di Fattibilità al fine di migliorare la competenza dei Comuni e degli Enti del non Profit nella valutazione e redazione delle proposte progettuali sul riutilizzo di beni confiscati;
6. Il Modello di Bando di Concessione e di Contratto di Concessione per l’utilizzo a titolo gratuito dei beni destinati dall’ANBSC ai Comuni che questi devolvono a ETS;
7. Le buone pratiche di coprogrammazione e coprogettazione per gli Enti non progit del Terzo Settire iscritti al RUNTS;
8. L'Impatto Sociale e la sua misurazione, per favorire la messa in rete di idee, risorse e innovazione continua utili a generare un beneficio per il territorio e la collettività, rispondendo a quei bisogni sociali che né i servizi pubblici né i semplici meccanismi di mercato riescono ad affrontare.
Il Progetto formativo prevede la realizzazione di sessioni formative a distanza della durata di due ore.